Un viaggio sospeso nel tempo in Italia, dove il paesaggio rappresenta il luogo in cui si scontra bellezza e voracità, suggestione e inettitudine, innegabile espressione dell’incoerenza dell’uomo di fronte allo spettacolo e alla forza della natura.
Il mio progetto nasce dalla volontà di documentare uno scenario che è fermo e mutevole allo stesso tempo, dove l’uomo è una comparsa e il protagonista è il bellissimo e selvaggio paesaggio italiano. Un palcoscenico in cui si scontra l’impassibile fermezza dell’antichità con il frutto della modernità, dove il paesaggio deve confrontarsi con la vita quotidiana delle persone, e insieme ad esse trasformarsi nel tempo in funzione delle abitudini, dei modi di produrre e di sfruttare le risorse del territorio stesso. Dal dopoguerra l’Italia ha subito trasformazioni radicali sotto la spinta di numerose pulsioni, dettate da frenesia e voglia di rinascita. Le attività pubbliche e private, che per loro natura prevedono una presenza sul territorio, sono state realizzate spesso in maniera superficiale, senza alcuna pianificazione. La fantasia e la sregolatezza che in passato guidarono grandi artisti e visionari nella valorizzazione del territorio italiano, da alcuni decenni, nella loro forma più bassa, hanno alterato e continuano a marchiare il territorio con spinte distruttive che non tengono conto del valore semantico del paesaggio. Dall’abusivismo edilizio sulle incantevoli spiagge della Sardegna, al confuso agglomerato urbano della periferia di Roma, dove edifici e automobili sono incasellati geometricamente, quasi a contenere l’equilibrio di strutture preesistenti. Il centro e la vicina periferia, sono egualmente costretti in un contesto che opprime costruzioni e individui all’interno di un disegno contorto e non pianificato. Un tempo il paesaggio trovava la sua espressione più alta in una serie di interventi che erano la sintesi di un’idea maturata nel tempo. Interventi che restituivano il senso e il senno di un’intera cultura. Oggi sono il risultato del pressappochismo e delle velleità di una società schiava dell’economia del profitto, guidata dal consumismo che erode anche la stabilità del paesaggio urbano.
Alcuni alberi di ulivo ricoperti dalla rugiada mattutina. Casarano (Lecce), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Una Fiat 126 parcheggiata sul ciglio di una strada. Casarano (Lecce), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Un ulivo secolare nella tenuta Curti Russi, sulla strada provinciale per Veglie. Nardò (Lecce), Italia 2016 © Matteo Bastianelli
Una veduta della vegetazione che circonda il lungomare di Ostia, Italia 2017. © Matteo Bastianelli
Alcune persone passeggiano sul bagnasciuga. Anzio (Roma), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Un edificio risalente all’epoca fascista sulla spiaggia del Poetto, adiacente al Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline. Nato come colonia estiva, divenuto poi un Ospedale Marino e infine abbandonato, lo stabile dovrebbe diventare un hotel. Cagliari, Italia 2015. © Matteo Bastianelli
Un edificio in muratura sul lungomare del Poetto, adiacente al Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline. In passato la legittimità della costruzione è stata oggetto di verifica rispetto alle norme sulle concessioni demaniali. Quartu Sant’Elena, Italia 2015. © Matteo Bastianelli
Alcune persone passeggiano sulla spiaggia del Poetto, dove sono stati accertati molti casi di abusivismo edilizio, occupazione illegale di suolo demaniale e violazione delle norme paesaggistiche. Quartu Sant’Elena, Italia 2015. © Matteo Bastianelli
Alcuni ragazzi giocano a tennis sul lungomare del Poetto, dove sono stati accertati molti casi di abusivismo edilizio, occupazione illegale di suolo demaniale e violazione delle norme paesaggistiche. Cagliari, Italia 2015 © Matteo Bastianelli
Al tramonto, dopo il rientro di pescherecci e paranze, inizia la compravendita del pesce fresco. Gallipoli (Lecce), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Una veduta della spiaggia del Poetto da un chiosco abbandonato. Anche qui come nel parco sono stati accertati molti casi di abusivismo edilizio, occupazione illegale di suolo demaniale e violazione delle norme paesaggistiche. Quartu Sant’Elena, Italia 2015. © Matteo Bastianelli
Un uomo a lavoro su un trattore in un terreno coltivato a ulivi. Nardò (Lecce), Italia, 2016. © Matteo Bastianelli
Rifiuti ingombranti gettati in un’area abusiva all’interno del Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline: zona umida di importanza internazionale ai sensi della convenzione di Ramsar e Zona di Protezione Speciale. Quartu Sant’Elena, Italia 2015. © Matteo Bastianelli
Rovine di vecchi edifici all’interno del Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline, che detiene il record di abusi edilizi in base alla superficie tutelata in Italia. Quartu Sant’Elena, Italia 2015. © Matteo Bastianelli
Una veduta del Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline da una postazione utilizzata per il birdwatching. Quartu Sant’Elena, Italia 2015 © Matteo Bastianelli
Una veduta del paesaggio che costeggia i percorsi di equitazione all’interno del Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline nei pressi dell’Idrovora del Rollone. Quartu Sant’Elena, Italia 2015. © Matteo Bastianelli
Alcune parabole su un tetto, sullo sfondo una veduta della periferia di Roma, Italia 2015. © Matteo Bastianelli
Alcune persone a passeggio per le vie del centro. Roma, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Una strada nel quartiere del Pigneto, sulla destra gli archi dell’acquedotto romano. Roma, Italia 2015. © Matteo Bastianelli
Una veduta dei resti dell’acquedotto romano circondato da automobili parcheggiate nel quartiere del Pigneto. Roma, Italia 2015. © Matteo Bastianelli
Una donna cammina sull'Appia Antica. Roma, Italia 2017. © Matteo Bastianelli
Un ulivo affetto dal virus della Xylella. Gallipoli (Lecce), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Due ragazzi imbrigliano un cavallo nell’area dedicata all’equitazione all’interno del Parco Naturale Regionale Molentargius-Saline. Cagliari, Italia 2015. © Matteo Bastianelli
Una delle vasche delle Saline popolata da fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus).
Gli stagni costieri della Sardegna sono importanti aree di sosta e siti di svernamento nel
flusso migratorio dei fenicotteri, che dagli anni novanta hanno anche iniziato a nidificare
nello Stagno di Molentargius. Quartu Sant’Elena, Italia 2015. © Matteo Bastianelli
Un esemplare di spatola bianca (Platalea leucorodia Linnaeus) vola via dalle vasche
delle ex Saline di Stato nel Parco Naturale Molentargius-Saline. Quartu Sant’Elena, Italia
2015. © Matteo Bastianelli
Alcune persone sul lungomare di Ostia (Roma), Italia 2017. © Matteo Bastianelli
BEAUTIFUL & WILD (2015-2017)
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