Durante la notte di lunedì 6 aprile 2009 un terremoto di magnitudo 6,2 della scala Richter ha colpito L’Aquila e molte altre cittadine vicine, causando quasi 300 vittime, 1.500 feriti e circa 70 mila senzatetto.
"Castles made of playing-cards" è la mia documentazione di quei giorni, in cui l’assenza delle body-bags, le sacche speciali utilizzate per trasportare i corpi dei defunti in situazioni di emergenza, in larga parte donate dall’Italia alla Libia nel corso degli anni, ha richiesto che i primi soccorritori avvolgessero i corpi in lenzuola impolverate trovate tra le rovine. La difficoltà iniziale nel coordinamento dei soccorsi, causata dal collasso dei luoghi istituzionali che avrebbero dovuto coordinare l’emergenza da subito, ha evidenziato, ancora una volta, l’inadeguatezza delle norme antisismiche in Italia. Lontani dal capoluogo di regione, subito dopo il terremoto, ma anche dopo mesi, numerosi abitanti sono dovuti ritornare nelle loro case, in condizioni precarie, per salvare i loro oggetti personali: atti di sciacallaggio hanno spesso privato i cittadini dei pochi averi che erano riusciti a salvare dalle scosse. Con l’aiuto di psicologi e clown, sempre pronti a portare un sorriso sui volti dei bambini e dei loro genitori, la popolazione sta lentamente tentando di tornare alla normalità, in una zona di confine tra montagne e larghe distese di vegetazione, placide e al tempo stesso imponenti, che sembrano ammonire ancora una volta la mano dissennata dell’uomo.
Le rovine di un’abitazione dopo il terremoto che il 6 aprile ha colto di sorpresa la popolazione abruzzese durante la notte. L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
Un uomo tornato alla sua abitazione per recuperare alcuni oggetti personali, viene nuovamente colto da una scossa di terremoto. L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
Una donna si aggira nella città-fantasma del centro storico pochi giorni dopo il terremoto. L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
Diego e Dario, 17 anni, uniti nel dolore per la morte di un loro coetaneo. L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
La camera da letto di un’abitazione fortemente danneggiata dal sisma del 6 aprile. L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
Momenti di riflessione e speranza nella tendopoli. L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
Alcuni ricordi all’interno di un’abitazione. L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
Un ponte crollato a Fossa, una piccola località vicino al capoluogo de L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
Alcune persone riunite nei pressi di un campo sportivo dove è stata allestita una tendopoli. L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
La camera da letto in una casa popolare. L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
Alcuni vigili del fuoco trasportano il corpo di una donna trovata senza vita all’interno di un appartamento del centro storico. L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
Una veduta del centro storico gravemente danneggiato dal sisma. L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
Stefania piange mentre pensa alla notte del 6 aprile, quando i suoi due figli, entrambi sordomuti dalla nascita, hanno perso l’apparecchio acustico che li aiuta a comunicare. L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
Il funerale di Stato per le oltre 200 vittime del terremoto del 6 aprile. L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
I preparativi dei funerali delle oltre 200 vittime del terremoto del 6 aprile. L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
Una scena di vita quotidiana nella tendopoli de L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
Manichini in bilico nella vetrina di un negozio del centro storico gravemente danneggiato dal sisma. L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
Una donna nei pressi di una recinzione. L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
Con l’aiuto di psicologi e clown, sempre pronti a portare un sorriso sui volti dei bambini e dei loro familiari, la popolazione sta lentamente cercando di tornare alla normalità. L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
Alcuni palazzi gravemente danneggiati dal sisma. L’Aquila, Italia 2009. © Matteo Bastianelli
CASTLES MADE OF PLAYING-CARDS (2009)
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