Realizzato in commissionato per National Geographic Italia e Stern magazine
Che cosa collega i pazienti costretti ad acquistare marijuana sul mercato nero con un narcotrafficante che nasconde una grande varietà di armi e munizioni in una valigia? E cosa hanno a che fare i consumatori con un giornalista che riceve minacce di morte dai cartelli della droga?
Ho cercato di trovare una risposta documentando le conseguenze del Proibizionismo. All'inizio del XX secolo, l'Italia era tra i principali produttori mondiali di canapa e la più grande d'Europa, con quasi 100 mila ettari di terreno dedicati alla coltivazione della canapa. Poi, negli anni '50, l'implementazione del “Marijuana Tax Act” negli Stati Uniti, ha causato la scomparsa della canapa industriale e l'arrivo sul mercato di fibre sintetiche ottenute dalla raffinazione di derivati dal petrolio. Al giorno d'oggi, ci sono imprenditori impegnati a riavviare l'attività legale della canapa industriale; malati che hanno difficoltà ad accedere alla medicina; l'infinita "guerra alla droga" e persino i membri dello staff dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare che coltivano la marijuana in Italia, poi venduta per scopi terapeutici. In mezzo a questo caos, il monopolio del business della cannabis appartiene alla criminalità organizzata, che vende fino a 3mila tonnellate di cannabinoidi all'anno, per un valore di circa 7 miliardi di euro. Nell'ultimo decennio, l'Albania è diventata il maggior produttore di cannabis coltivata all'aperto in Europa. Questa pianta è stata una manna dal cielo per gli agricoltori nel villaggio di Lazarat fino al 2014, quando un'importante retata condotta dalle autorità albanesi ha distrutto la produzione locale, ma l'industria dell'oro verde non crollerà facilmente, nonostante l'Albania continui a ricevere assistenza per rafforzare le sue capacità di lotta al narcotraffico. È come un cane che si morde la coda. Alcuni paesi stanno beneficiando della fine del proibizionismo contro la cannabis, ma la sua continuazione altrove rappresenta una delle principali cause di intimidazione nei confronti di giornalisti e polizia, mentre atti di violenza e corruzione vengono usati per deviare l'apparato statale e i politici. Da diversi anni, i malati, le associazioni e pochi dottori illuminati, stanno cercando di recuperare la preziosa eredità della cannabis terapeutica. Dalla sua capacità di alleviare la nausea causata da trattamenti aggressivi come la chemioterapia, la costrizione muscolare e gli spasmi, fino agli studi condotti sulle proprietà antitumorali di uno dei suoi componenti cannabinoidi (THC), oggi la cannabis è tornata a essere un trattamento tanto promettente quanto purtroppo, difficile da ottenere, in particolare per i malati. Questo rappresenta una violazione del loro diritto alla salute, una parte fondamentale dei nostri diritti umani, enumerata in accordi internazionali tra i quali la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Antonio Cerozzi, proprietario di un’azienda agricola a produzione di ortaggi, frutta e cereali, cammina insieme a Rachele Invernizzi tra le piante di canapa industriale seminate su un terreno di 5 ettari. Torremaggiore (Foggia), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Alcuni ragazzi impegnati nel defogliamento delle infiorescenze provenienti dal campo del progetto “Saracinesco in Canapa”. Saracinesco (Roma), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
L’imprenditrice Rachele Invernizzi trasporta nella sua auto alcune piante di canapa industriale prelevate dai campi della sua filiera per analizzarle. Serracapriola (Foggia), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Alcuni ragazzi impegnati negli ultimi preparativi prima dell’inizio della festa della semina. Il terreno, ricevuto in comodato d’uso da un’associazione, è stato destinato alla coltura di ortaggi e alla semina della canapa. Castiglione d’Otranto, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Un bambino prende dei semi di canapa da un secchio per distribuirli sul terreno mentre la mamma lo accarezza. Castiglione d’Otranto, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Canapa industriale adagiata su un telo durante la fase della pulizia per la raccolta del seme. Saracinesco (Roma), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Infiorescenze di canapa industriale, a basso contenuto di THC, nel locale di essiccazione e concia del progetto “Saracinesco in Canapa”. Saracinesco (Roma), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Eugenio Durante, canapaio da 5 anni, fila della fibra grezza di canapa nella sua abitazione. Eugenio, insieme al fratello Leonardo, sta sperimentando l’utilizzo della canapa per la realizzazione artigianale di tessuti, carta e materiali edili. Bassano Romano (Viterbo), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Infiorescenze di canapa industriale nel locale di essiccazione e concia del progetto “Saracinesco in Canapa”. Saracinesco (Roma), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Un operaio raccoglie fibra di canapa all’interno di un impianto di prima trasformazione della canapa industriale. Crispiano (Taranto), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Vincenzo Fornaro trasporta un sacco con 20 kg di semi di canapa nella sua masseria. Taranto, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Alcuni ragazzi ospiti dei centri SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) del Salento ballano e cantano con un complesso musicale durante la festa della semina della canapa. Castiglione d’Otranto, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Vincenzo Fornaro, proprietario della Masseria Carmine, aiuta un operaio a spargere i semi di canapa nella seminatrice. Vincenzo ha deciso di bonificare 2 ettari dei suoi terreni attraverso la coltivazione della canapa. Taranto, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Un cane pastore nella Masseria Carmine, sullo sfondo le ciminiere dell’Ilva. La famiglia Fornaro, proprietaria della masseria, nel 2008 ha dovuto abbattere tutti i suoi capi di bestiame contaminati dalla diossina prodotta dalla vicina acciaieria. Taranto, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Emilio Sanapo di fronte alla sua abitazione, interamente costruita in calce e canapa, insieme al suo direttore dei lavori. Dopo aver verificato la capacità di isolamento termico e assorbimento di umidità della canapa, Emilio non ha istallato impianti di raffreddamento o riscaldamento. Supersano, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Una bicicletta tra le balle di paglia di canapa nel primo centro di trasformazione della canapa del nord Italia. Carmagnola, Italia 2017. © Matteo Bastianelli
Christian Ferri, 28 anni, davanti a una pianta di marijuana nella sua abitazione. Christian ha avuto un grave incidente stradale nel 2006, soffre di ansia e attacchi di panico. Pur avendo prescrizione medica è un auto-coltivatore perché non può permettersi di acquistare cannabis medica in farmacia. Roma, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Alessandro Raudino, 34 anni, affetto da sclerosi multipla e fondatore dell’associazione “Cannabis Cura Sicilia”, in piscina a casa dello zio. Lentini (Siracusa), Italia 2016.© Matteo Bastianelli
Andrea Trisciuoglio, 38 anni, affetto da sclerosi multipla, si accinge a usare un vaporizzatore di cannabis per l’inalazione terapeutica. Trasformando i principi attivi in vapore, il vaporizzatore non produce le sostanze nocive della combustione, l’assunzione della cannabis è più pura e il suo effetto più prolungato. Foggia, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Manifesti e foto storiche raffiguranti Marco Pannella nella sede del Partito Radicale. Morto nel 2016, Pannella è stato un precursore nella lotta per l’antiproibizionismo e la legalizzazione delle droghe leggere, tra cui la cannabis. Roma, Italia 2017. © Matteo Bastianelli
Un membro del personale dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze guarda all’interno di una serra contente circa 120 piante di cannabis medicinale. Firenze, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Alcuni visitatori della fiera della canapa industriale e medica “Canapa in Mostra” si rilassano nel giardino della struttura mentre una bimba dondola su un’altalena appesa a un albero. Napoli, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Il cratere del vulcano Vesuvio. Napoli, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Una carrozzina da doccia nel bagno di casa di Alberico Nobile, 36 anni, tetraplegico dal 1995 a causa di un incidente stradale e membro dell’associazione “LapianTiamo”. Talsano (Taranto), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Alessandro Raudino, 34 anni, affetto da sclerosi multipla dal 2006, in spiaggia. Sullo sfondo turisti e bagnanti. Marina di Modica (Ragusa), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Alcune sigarette di cannabis terapeutica su un tavolo, a casa di Andrea Trisciuoglio, 38 enne affetto da sclerosi multipla. La moglie Anna ogni giorno prepara decine di terapie per il marito Andrea. Foggia, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Fabio Tamburlani, fondatore dell’associazione “Cannabis Cura Cori”, avvolto in una nuvola di fumo. Cori (Latina) Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Una veduta del complesso vulcanico dell’Etna. Catania, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Alessandro Raudino, 34 anni, affetto da sclerosi multipla, in spiaggia con la compagna Florinda Vitale. Marina di Modica (Ragusa), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Una confezione di semi di cannabis femminizzati in vendita presso un grow shop. Cori (Latina), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Una coltivazione indoor di cannabis per uso terapeutico. Non potendo acquistare la cannabis di Stato in farmacia, dove costa circa 30 euro al grammo, molti malati sono costretti a coltivarla illegalmente o a reperirla dal mercato nero. Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Alessandro Raudino, 34 anni, affetto da sclerosi multipla e utilizzatore di cannabis a scopo terapeutico, controlla al microscopio della cannabis acquistata dal mercato nero per verificarne la qualità. Modica (Ragusa), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Antonio, 7 anni, gioca con un pallone nel giardino di casa, mentre il padre Andrea Trisciuoglio, affetto da sclerosi multipla, fuma una terapia di cannabis medicinale lontano dagli occhi del figlio. Foggia, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Spino, il cane di Alessandro Raudino, sul divano di casa. Modica (Ragusa), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Andrea Trisciuoglio, 38 anni, affetto da sclerosi multipla, si rilassa nel salotto di casa della madre. Gli esami annuali di Andrea hanno mostrato che da quando utilizza cannabis terapeutica non sono insorte nuove placche, responsabili del progredire della malattia. Foggia, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
L’ingresso della prigione di Chieti, dove è stato rinchiuso Fabrizio Pellegrini, 48enne malato di fibromialgia, arrestato perché trovato in possesso di marijuana e 5 piante di cannabis. Chieti, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Pierluigi Tomassini, 65 anni, sul balcone della sua abitazione. Nel 2016 la GDF gli ha sequestrato una piantagione di marijuana che voleva utilizzare a scopo terapeutico. Pierluigi ha avuto due tumori e usa cannabis con regolare prescrizione medica, ma non può permettersi di acquistarla in farmacia a 16 euro al grammo. Roma, Italia 2017.© Matteo Bastianelli
Cannabis medicinale conservata all’interno di un caveau dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze. Con i primi tre raccolti sono stati prodotti 24 kg di Cannabis FM2, a inflorescenze macinate, dal costo di 7€ al grammo. Il Ministero dovrà concordare il prezzo finale per i pazienti in farmacia. Firenze, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Un membro del personale dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze a lavoro in una serra con circa 120 piante di cannabis medicinale. Le talee sono state fornite gratuitamente dal centro CRA-CIN di Rovigo, finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Firenze, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Alberico Nobile, 36 anni, affetto da tetraplegia causata da un incidente stradale, fuma cannabis terapeutica nella sua abitazione con l’aiuto dell’amico Vincenzo. A causa della malattia, ogni ora i genitori e gli amici di Alberico rollano sigarette di cannabis per somministrargli la terapia. Talsano (Taranto), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Un inceneritore utilizzato dal G.O.A. (Gruppo Operativo Antidroga) del Nucleo di polizia tributaria di Lecce, per la distruzione della marijuana sequestrata nelle operazioni antidroga. Galatina (Lecce), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Due militari del G.O.A. (Gruppo Operativo Antidroga) del Nucleo di polizia tributaria di Lecce, nell’ascensore di un impianto di incenerimento, dove viene distrutta la marijuana sequestrata nelle operazioni antidroga. Galatina (Lecce), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Una pistola accanto a due cuffie nella stanza di ascolto delle intercettazioni telefoniche presso il Comando Provinciale di Lecce della Guardia di Finanza. Lecce, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Il comandante del G.I.C.O. (Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata) insieme ad altri militari del G.O.A. (Gruppo Operativo Antidroga) del Nucleo di polizia tributaria di Lecce, impegnati in operazioni investigative. Lecce, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Un militare del G.O.A. (Gruppo Operativo Antidroga) del Nucleo di polizia tributaria di Lecce, impegnato in un appostamento durante un’operazione antidroga. Brindisi, Italia 2016.© Matteo Bastianelli
Un’auto civetta del G.O.A. (Gruppo Operativo Antidroga) del Nucleo di polizia tributaria di Lecce, impegnata nell’inseguimento ad alta velocità di un furgone sospetto al cui interno sono stati rinvenuti circa 330 chilogrammi di marijuana. Carovigno (Brindisi), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Alcuni militari del G.O.A. (Gruppo Operativo Antidroga) del Nucleo di polizia tributaria di Lecce, diretti dal comandante del G.I.C.O. (Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata), con le pistole puntate contro il conducente di un furgone sospettato di trasportare marijuana. Carovigno (Brindisi), Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Un militare del G.O.A. (Gruppo Operativo Antidroga) del Nucleo di polizia tributaria di Lecce, attraversa il corridoio della caserma camminando su alcuni involucri di marijuana, sequestrati durante un’operazione antidroga. Lecce, Italia 2016.Lecce, Italy 2016. © Matteo Bastianelli
Due militari del G.O.A. (Gruppo Operativo Antidroga) del Nucleo di polizia tributaria di Lecce, impegnati nelle procedure di rilevazione delle impronte digitali del 49enne L.G., arrestato alla guida di un furgone con un carico di circa 330 chilogrammi di marijuana provenienti dall’Albania. Lecce, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Circa 4 tonnellate di marijuana provenienti dall’Albania, confezionate dai trafficanti per proteggere lo stupefacente nella traversata via mare, sequestrate durante un’operazione antidroga e depositate presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce. Lecce, Italia 2016. © Matteo Bastianelli
Un militare del G.O.A. (Gruppo Operativo Antidroga) del Nucleo di polizia tributaria di Lecce, procede all’incenerimento di un carico di marijuana sequestrata nel corso di un’operazione antidroga. Galatina (Lecce), Italia 2016.© Matteo Bastianelli
Una porta da calcio su un terreno a Lazarat. Il villaggio era noto come la capitale europea della cannabis fino all’assedio del governo albanese del 2014, quando l’intera produzione e il traffico locali vennero distrutti. Lazarat, Albania 2017.© Matteo Bastianelli
Un cavallo sul lato della strada a Lazarat. Il villaggio era noto come la capitale europea della cannabis fino all’assedio del governo albanese del 2014, quando l’intera produzione e il traffico locali vennero distrutti. Lazarat, Albania 2017.© Matteo Bastianelli
Artan Hoxha, 43enne giornalista investigativo albanese della TV “24 News”, ammira le coste di Saranda, dove afferma che si trovino la maggior parte degli investimenti dei cartelli della droga, compresi quelli del criminale latitante Klement Balili. Llogara, Albania 2017. © Matteo Bastianelli
Alcuni militari del Nucleo di Frontiera Marittima della Guardia di Finanza, insieme ai membri della Delta Force, pattugliano le acque albanesi a bordo di due imbarcazioni. La maggior parte dei carichi di droga diretti in Europa, parte dal porto di Valona, dove le autorità italiane e albanesi collaborano per intercettarle. Valona, Albania 2017. © Matteo Bastianelli
Alcune persone si rilassano nei pressi della piscina all’aperto dell’hotel a 5 stelle “Santa Quaranta” di proprietà del criminale latitante Klement Balili. Molti turisti che soggiornano nella struttura non sanno che il proprietario è ricercato dalla DEA, l’agenzia antidroga statunitense, e dalla polizia greca. Saranda, Albania 2017. © Matteo Bastianelli
La statua di un leone incatenato a un palo nei pressi di una villa a Lazarat. Il villaggio era noto come la capitale europea della cannabis fino all’assedio del governo albanese del 2014, quando l’intera produzione e il traffico locali vennero distrutti. Lazarat, Albania 2017. © Matteo Bastianelli
Un trafficante di droga di fronte a una valigia con armi, buste di proiettili full metal jacket, munizioni, una carabina di produzione cinese modello 56, manette e un detonatore azionabile con un telefono cellulare, che detiene illegalmente in un’abitazione in Albania 2017. © Matteo Bastianelli
Alcuni giornali vicino ai proiettili che Artan Hoxha, 43enne giornalista investigativo albanese della TV “24 News”, conserva nel suo ufficio; tra cui quello usato dai cartelli della droga per minacciarlo, alcuni di quelli esplosi dai trafficanti di droga contro gli elicotteri della polizia durante l’assedio di Lazarat nel 2014 e alcuni risalenti alla Guerra Civile del 1997. Tirana, Albania 2017. © Matteo Bastianelli
Artan Hoxha, 43enne giornalista investigativo albanese della TV “24 News”, ritratto di fronte al vetro rotto di una finestra nella redazione. Artan ha ricevuto molte minacce di morte ed è stato rapito dai cartelli della droga per il lavoro che sta svolgendo. Tirana, Albania 2017. © Matteo Bastianelli
Un trafficante di droga tiene in mano la pistola che porta sempre con sé, mentre è seduto intorno a un tavolo con sopra della marijuana e della cocaina che detiene illegalmente in un’abitazione in Albania 2017. © Matteo Bastianelli
Un gruppo di amici fuma cannabis a scopo ludico. Secondo la Relazione 2016 dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, 83 milioni di europei hanno fatto uso di cannabis almeno una volta nella vita. Roma, Italia 2017. © Matteo Bastianelli
GREEN GOLD (2016-2018)
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